Le severe normative anti-inquinamento che regolano le emissioni di CO2 potrebbero indurre Porsche a una scelta tecnica radicale per la sua fortunata roadster a motore centrale, la Boxster. E’ stato proprio il responsabile di questo modello, Hans Jurgen Wohler, a fare interessanti rivelazioni sui propulsori della Porsche Boxster nel corso di una intervista rilasciata ad Autocar.
Il dirigente Porsche ha ipotizzato la possibilità di introdurre una motorizzazione turbo di piccola cilindrata con frazionamento a tre o quattro cilindri, in grado di emettere non più di 180g di CO2 per chilometro. Questa piccola unità entry-level sovralimentata potrebbe avere una potenza di circa 200 cv e verrebbe sviluppata direttamente dalla casa di Stoccarda.
Questo escluderebbe la possibilità di impiegare il noto due litri turbo del gruppo VAG, ovvero il cuore che spinge ad esempio la VW Golf GTI e l’Audi S3. Non è da sottovalutare nemmeno la reazione degli appassionati nel caso venisse montato un motore così lontano dai canoni Porsche, sebbene non sia la prima volta che a Zuffenhausen decidano di impiegare un propulsore a quattro cilindri: l’esempio più noto è forse la Porsche 912, sorella minore della 911.
Per garantire prestazioni sportive sarebbe comunque necessario operare un significativo alleggerimento sulla scocca della Boxster, magari ricorrendo ai materiali compositi. La recente Porsche Boxster Spyder potrebbe essere un’ottima base sulla quale lavorare per limare chilogrammi preziosi. Se i tecnici tedeschi riuscissero ad avvicinarsi alla soglia dei 1.000 kg potrebbe nascere un’agile spider in grado di offrire interessanti performance anche con il piccolo propulsore ecologico.