Bernie Ecclestone è tornato a parlare di un possibile GP negli Stati Uniti, decisione che molto probabilmente sarà avallata dagli altri componenti FIA e dallo stesso Jean Todt, ma l’unica difficoltà da affrontare è la lite profonda tra l’inconsolabile Bernie e il circuito di Indianapolis…
In attesa di una soluzione, nel frattempo Bernie Eccleston ha deciso di riavvicinarsi al nuovo continenta cno un GP di F1 in Canada, ma tutti sono duramente al lavoro per offrire un evento puramente americano all’interno del calendario. Nel corso dell’intervista fatta al sig Ecclestone da “La Gazzetta dello Sport”, il guru della F1 ha voluto scommettere sul ritorno di un Gran Premio entro il 2012 su una linea tracciata nel mezzo di New York, con i grattacieli sullo sfondo: “Cercherò di mettere in atto per questo 2012 un GP di F1 che avrà come sfondo i grattacieli di Manhattan. Idealmente il circuito si troverà a 15 minuti dal centro di New York. Questo sarebbe il mio sogno”. Durante l’intervista, Eccliesto ha detto anche che Flavio Briatore potrebbe svolgere un importante ruolo nella promozione della F1, aprendo quindi una porta anche alla FOM. Egli ha anche ammesso che Jean Todt ha portate la FIA ad essere un organismo più collegiale rispetto alla dura “dittatura” del suo predecessore, ma crede anche che non bisognerà attendersi grandi cambiamenti dal francese a capo della FIA.