Fare previsioni per qualcosa che accadrà tra più di vent’anni sembra più un all-in al poker che dei risparmi messi sotto il materasso, ma pare che in Svezia siano sicuri di poter dichiarare nel 2030 la vera indipendenza dal petrolio, il tutto per quanto riguarda i trasporti pubblici.
I cugini del nord Europa hanno trovato una soluzione intermedia nei biocarburanti, infatti, la nazione scandinava ha investito fortemente sul bioetanolo, visto che oggi l’85% delle Volvo e delle Saab vendute in casa montano motori flexfuel. A dir la verità il governo si Stoccolma, in questo caso, ha corretto delle aspettative ancor più ambiziose di qualche tempo fa; infatti, inizialmente, la scommessa era prevista per il 2020, ma evidentemente, dopo essersi fatta due conti, la Svezia ha capito che il percorso sarebbe stato più arduo del previsto. Sia Saab che Volvo vedono un futuro oscuro in tutti i sensi di vista e, nel caso di chiusura di ambedue le case, risulterebbe difficile immaginare i costruttori stranieri intenzionati ad adeguarsi ad un programma del genere, visto che ad oggi nessun governo europeo ha allo studio simili iniziative.
