Ginevra/Rüsselsheim. La nuova versione ecoFLEX di Opel Insignia permette di guidare l'”Auto dell’Anno 2009″ con un ancora minore impatto sull’ambiente senza dover scendere a compromessi di alcun genere. A differenza infatti di molte concorrenti, non si tratta di una versione solo economica, bensì di un’automobile molto efficiente dotata di un motore potente che può essere guidata in modo dinamico. Opel Insignia ecoFLEX è infatti equipaggiata con un 2.000 turbodiesel da 160 CV (118 kW) che emette meno di 140 g/km di CO2.
«Fin dall’inizi abbiamo progettato Insignia in modo che fosse un’automobile molto efficiente. Nel caso particolare della versione ecoFLEX i nostri ingegneri hanno introdotto una serie di ritocchi alla meccanica, così come a tutti quei fattori che possono incidere sulla resistenza al rotolamento ed all’aria, in modo da ridurre ulteriormente i consumi senza condizionare il comportamento su strada della vettura» dice Hans Demant, amministratore delegato di Adam Opel GmbH. «Insignia ecoFLEX è un modello unico nel suo segmento e rappresenta una sorprendente combinazione di alte prestazioni e consumi molto contenuti».
Se confrontiamo Opel Insigna ecoFLEX con vetture analoghe dal punto di vista dei consumi e delle emissioni, è chiaro perché nel suo caso possiamo parlare di economia senza compromessi. Questa vettura raggiunge infatti i 100 km/h con partenza da fermo in 9.5 secondi ed una velocità massima di 218 km/h. Il suo motore ha una coppia massima di 35,6 kgm (350 Nm) a soli 1.750 giri/minuto che assicura un’ottima spinta motrice anche ai bassi regimi e che all’occorrenza può essere aumentata per 15 secondi fino a 38,7 kgm (380 Nm) con la funzione “overboost”.
La nuova Insignia ecoFLEX è omologata Euro 5 (come tutte le altre versioni della gamma Insignia) ed è equipaggiata con un cambio manuale a 6 marce e con pneumatici a bassa resistenza al rotolamento Michelin Primacy HP appositamente sviluppati.
Opel Insignia ecoFLEX sarà disponibile sul mercato nella seconda metà dell’anno in versione berlina e successivamente anche nella versione station wagon Sports Tourer.
La gestione elettronica del motore assicura una costante ed ottimale efficienza di funzionamento
Il nuovo 4 cilindri turbodiesel common-rail di 2.000 cc utilizza l’innovativo processo CleanTech per fare in modo che le emissioni si mantengono quanto più a lungo possibile su livelli molto contenuti. Questo processo regola la combustione attraverso un sistema elettronico a ciclo chiuso che adatta in tempo reale l’iniezione del combustibile al variare delle condizioni d’uso. Sensori piezo-resistivi integrati nelle candelette misurano fino ad un milione di volte al minuto pressioni di fino a 180 bar all’interno di ciascun cilindro con una precisione del 98%.
Le informazioni sono inviate alla centralina elettronica del motore che regola di conseguenza la quantità e la fasatura dell’iniezione di combustibile. Questo sistema a ciclo chiuso fa sì che il motore funzioni sempre con massima efficienza e minime emissioni allo scarico. Per tutta la vita della vettura compensa eventuali fattori di usura come imprecisioni nella misurazione del combustibile, tolleranze delle componenti, variazioni nella qualità del gasolio e nelle condizioni operative.
Molto affusolata: altre migliorie aerodinamiche
La forma slanciata della carrozzeria, l’andamento sportivo della linea del tetto ed alcuni dettagli nella finitura esterna fanno sì che la normale versione berlina di Opel Insignia possa già contare su un ottimo coefficiente di resistenza aerodinamica (Cx 0,27). Nel caso di Insignia ecoFLEX questo valore scende ulteriormente a 0,26 che è uno dei migliori Cx al mondo per una berlina costruita in serie
Questo vuol dire che questa vettura ha bisogno di minore potenza, anche di automobili molto più piccole, per vincere la resistenza dell’aria. Questo fatto è molto importante perché, in generale, quando la velocità di un veicolo raddoppia, per superare la resistenza aerodinamica è necessaria una potenza otto volte superiore. Se infatti ad una velocità di 60 km/h servono 2 kW per superare la resistenza aerodinamica, a 120 km/h occorrono 16 kW.
Gli esperti Opel di aerodinamica hanno ottimizzato Insignia ecoFLEX in molti punti, utilizzando metodi tradizionali come l’aggiunta di paratie sotto il serbatoio davanti all’assale posteriore in modo da ridurre la resistenza aerodinamica ed aumentare la deportanza. Hanno inoltre abbassato la carrozzeria di 10 mm per ridurre la superficie frontale e chiuso parzialmente la mascherina anteriore per fare girare attorno alla vettura una maggiore quantità di aria.
Gli specchietti retrovisori esterni sono un buon esempio dell’ottima aerodinamica di Opel Insignia. La loro forma ad ala ha permesso, ad esempio, di ridurne del 45% la resistenza aerodinamica rispetto a quelli precedentemente utilizzati su Vectra. Numerose simulazioni al computer ed oltre 650 ore alla galleria del vento hanno consentito invece di rifinire molti particolari e di migliorare ulteriormente l’aerodinamica di Insignia. Questo è il caso, ad esempio, di:
* aggiunta di un bordino flessibile allo spoiler anteriore
* arrotondamento degli angoli del paraurti anteriore
* leggera variazione della posizione dei tergicristalli anteriori
* arrotondamento del primo montante del tetto
* ottimizzazione del flusso d’aria sul tetto
* inserimento di un bordino sullo spoiler posteriore
* inserimento di un elemento di separazione nei gruppi ottici posteriori
* separazione dell’estremità sul paraurti posteriore
* ottimizzazione del braccio inferiore della sospensioni posteriore
* aggiunta di una appendice aerodinamica all’estremità della soglia delle porte davanti alle ruote posteriori ed ottimizzazione dei copri-ruota
Molte di queste modifiche hanno contribuito altresì a migliorare l’insonorizzazione interna dell’abitacolo che è più silenzioso di quello di ogni altra Opel mai realizzata prima. Rispetto ad altri modelli precedenti, la nuova Insignia presenta anche un maggior numero di guarnizioni delle porte.
[fonte Opel, foto GM]