Oramai siamo tutti entratti dell’ottica del recupero energia in frenata o regenerative braking che equipaggiano molte delle nuove EfficientDynamics BMW; a quanto pare, adesso dovremo anche abituarci a sentir parlare sempre più spesso di regenerative damping, ovvero del recupero dell’energia nel corso dell’ammortizzazione.
L’idea non è complessa, e molto simile nello scopo a quella utilizzata per l’ipianto frenante. Alla Tufts University, l’istituto con sede a Boston, si lavora di più di dieci anni su questo sistema e il professor Ronald Goldner, già negli anni ’90, elaborò questo dispositivo in maniera definitiva. L’unica incognita che resta è capire come mai se ne parla solo adesso, la risposta è semplice, la Electic Truck LLC, a suo tempo, acquistò tutti i diritti in vista di una probabile industrializzazione. L’ammortizzatore di Goldner nno sembra differire strutturalmente da quello convenzionale, ma sottopelle è totalmente diverso, grazie alla presenza di un magnete interno permanente e di alcune spire de dello statore in rame intorno allo stelo. Con il movimento dell’ammortizzatore, il primo passa corrente al secondo che viene accumultata in una batteria. È stato stimato che un congegno come questo potrebbe aumentare l’autonomia di un’ibrida di almeno il 20%, a fronte di un trascurabile aumento di peso; tuttavia, momentaneamente, nessun costruttore automobilistico ha ancora programmato un impiego di questo dispositivo, anche perchè,come intuibile, si tratta di un sistema molto efficace soprattutto sui mezzi pesanti.