TERAMO – La Toyota, per numero di vendite la prima costruttrice al mondo, lancia sul mercato italiano, la versione restyling della sua berlina per eccellenza: l’Avensis. La grande berlina giapponese (disponibile anche station wagon), è equipaggiata con 2 benzina (1600 da 110 cv, 1800 da 129 cv) e 2 diesel (2000 da 126 cv e 2200 da 150 e 177 cv).
Esteticamente a cambiare in questo restyling sono stati pochi componenti del frontale (nuovo il disegno dei fari e di piccole minuterie della mascherina e delle prese d’aria), cosiccome nella coda classica (e nel portellone per la SW) a cambiare sono stati i fari (nuovi disegno e disposizione delle frecce e luci retromarcia). Salendo a bordo la finissima cura dei dettagli è rimasta elevata come prima. A spiccare sono soprattutto l’ampio spazio a disposizione, che diviene estremo nella station, e soprattutto la raffinatezza della plancia (elegante la consolle satinata, grintoso il quadro strumenti retroilluminato giallo).
Ed ora il momento del test drive. L’Avensis provata è stata la Station Wagon 2000 D4D 126 cv da 27200 €. La versione provata, è stata la Station Wagon, che offre un bagagliaio maggiore rispetto alla berlina, con cui ha in comune il corpo vettura fino all’attacco della coda (la berlina ha una coda classica, mentre la station è allungata e ha un ampio portellone). Accomodandosi dentro, lo spazio a disposizione è pressoché immenso, e abbattendo i sedili posteriori diviene da record. Su strada l’auto denota una silenziosità , un confort e una brillantezza eccezionali dati dall’eccellente 2000 da 126, che è elastico e parco nei consumi. Infine il listino con le differenziazioni fra berlina e station wagon. Per la Berlina, ecco i prezzi: si va dai 19900 € della 1600 ai 23700 € della 1800 Automatica (Benzina), si va dai 24000 € della 2000 D4D ai 27300 € della 2200 D4D 177 cv (Diesel). Per la Station Wagon, ecco i prezzi: si va dai 22300 € della 1600 ai 23700 € della 1800 Automatica (Benzina), si va dai 24000 € della 2000 D4D ai 27300 € della 2200 D4D 177 cv (Diesel).
Bruno Allevi