Bmw Serie 7 H7: una pietra miliare nel cammino verso una mobilità sostenibile

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 Bmw presenta la strategia “Clean Energy”: ed ecco prender forma una nuova mobilità sostenibile, scevra dai vincoli dei combustibili fossili. Con queste premesse ha preso vita la nuova Serie 7 alimentata ad idrogeno, la prima berlina di lusso equipaggiata con una tecnologia ecologica.

La Hydrogen 7 nasce sulla base dell’ammiraglia che conosciamo, spinta da un propulsore 12 cilindri da 260 CV, capace di scattare da 0 a 100 Km/h in appena 9,5 sec. toccando i 230 Km/h di punta. Ovviamente le ridotte possibilità di rifornirsi di idrogeno hanno imposto di alloggiare sotto il cofano della H7 un motore a doppia alimentazione (idrogeno liquido – benzina). In tal modo si può sfruttare l’una o l’altra alimentazione a seconda della disponibilità nei rispettivi serbatoi.
Fonti ufficiali la definiscono una “pietra miliare” nel cammino verso una mobilità sostenibile, capace di essere contemporaneamente un punto d’arrivo (con la conquista di una produzione in serie) e un punto di partenza per una nuova tendenza fra le sperimentazioni del settore.
La H7 darà inoltre modo a BMW di sottolineare la sua attenzione verso il cliente: i vertici bavaresi affermano infatti che verrà stabilito un costruttivo dialogo fra chi guiderà l’auto e i tecnici del marchio, nella consapevolezza che il lancio della H7 sarà l’inizio di una fondamentale fase di collaudo, dato che alcune importanti informazioni possono derivare solo dalla reale esperienza di guida e non dai test.
Insomma niente meno delle sorelle tradizionali: le prestazioni sono praticamente equivalenti e soprattutto non si è scesi a compromessi sul proverbiale piacere di guida, affinché guidare diventi un’esperienza entusiasmante anche per l’ambiente (l’impatto ecologico e pari a zero, poiché se usata a idrogeno, la H7 lascia uscire dallo scarico soltanto vapore acqueo).
Sentendo muoversi i primi passi di una nuova era automobilistica, è lecito domandarsi come possa radicarsi la cultura dell’idrogeno nella quasi totale assenza di distributori. Nessun problema, Bmw ha pensato (ovviamente) anche a questo: l’alimentazione mista prende già in considerazione questo limite del nostro sistema viario (consentendo di percorrere circa 200 Km a idrogeno e 500 a benzina), ma ben più importante è l’accordo siglato con la Total per l’installazione e la gestione congiunta di alcune aree di rifornimento integrate.
E adesso è il momento di fugare lo scetticismo dell’opinione pubblica, perchè l’idrogeno ha bisogno di un vero e proprio movimento di sostegno, per proporsi come reale fonte energetica alternativa.

Stefano Semeraro

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