Così Renault riparte dalla Twingo. Sono passati 14 anni e quasi 2milioni e mezzo di esemplari sono stati venduti, ma adesso è giunto il momento di rilanciare la sfida.
Nel lontano 1993 rappresentò una vera e propria rivoluzione, ma oggi farsi largo nel segmento delle city car è davvero un’ardua impresa. Partendo da queste considerazioni si è deciso di puntare tutto sulla sostanza e chiaramente senza dimenticare un design giovanile e accattivante.
Stilisticamente proporzionata, ha perso quella unicità del modello precedente, ma è stata una scelta: ora infatti si propone ad una clientela trasversale e per questo si è preferito accontentare “un po’ tuttiâ€.
Nata sul pianale della Clio, la Twingo raggiunge i 3,60 metri di lunghezza (17 cm in più rispetto al passato), una larghezza di 1,654 ed un altezza di 1,47. Numeri alla mano è dunque una delle vetture più spaziose dei segmenti di riferimento.
Gli interni, ampiamente modulabili, offrono una maggiore abitabilità e la capacità del bagagliaio è anch’essa variabile, pronta ad ogni necessità (da 165 a 959 litri).
La strumentazione è rimasta completamente digitale, come in passato ed è sempre lì, al centro del cruscotto.
La nuova Twingo è disponibile in sei versioni: “Accessâ€, “Authentiqueâ€, “Privilègeâ€, “Inizialeâ€, seguite da â€Dinamique†e “GTâ€. Per chi desiderasse un’auto assolutamente unica è stato però pensato il programma “my Twingoâ€, con il quale Renault offre la possibilità di personalizzare esteticamente la propria vettura.
Fra i propulsori a disposizione tre unità a benzina, tutte 1.200 cc., a 8 o 16 valvole con potenze di 60, 75 e 100 CV (versione GT). Per chi invece preferisse i motori a gasolio è disponibile il collaudato 1.5 dCi con una potenza di 70 CV.
Stefano Semeraro